Nel romanzo La ragazza di Bube di Carlo Cassola ho letto:
La prima occhiata, come ogni sera, la diede alla sagoma nera della fabbrica, con la luce che fiottava dalle vetrate. Nemmeno la domenica smettevano di lavorare. E con quell'immagine abbagliante negli occhi, e la dolce melodia del film dentro di sé, scivolò nel sonno.
Non capisco il senso del verbo "fiottare" in questo brano. L'ho cercato nel vocabolario Treccani, ma le diverse accezioni fanno referenza all'acqua o a una persona, non alla luce. Mi sapreste spiegare cosa significa che "la luce fiottava dalle vetrate" della fabbrica?