Nel libro autobiografico Un grande avvenire dietro le spalle di Vittorio Gassman ho letto:
Non c'era un'anima per le strade, noi stavamo asserragliati in casa Formosa, temendo una retata, spiando dalle finestre i movimenti dei tedeschi, che si erano arroccati nel cortile della scuola Giulio Cesare, assiepandola di mortai e mitragliatrici.
Quando, ecco, dal portoncino del numero 43, vedemmo uscire, con la sigaretta spenta in bocca, la sagoma allampanata di Alberto Arbicone, uno dei decani del muretto.
Malgrado aver letto tutte le accezioni di "muro" nel vocabolario Treccani, non riesco a capire il significato di "muretto" in questo brano. Me lo sapreste spiegare?