Nel romanzo Storia del nuovo cognome di Elena Ferrante ho letto:
A una prima visione fui impressionata soprattutto da me stessa. Ero inquadrata due volte. La prima sul sagrato, accanto ad Antonio: mi vidi goffa, nervosa, il viso mangiato dagli occhiali; la seconda, seduta al tavolo con Nino, quasi non mi riconobbi: ridevo, muovevo mani e braccia con eleganza sprezzata, mi ravviavo i capelli, giocherellavo col braccialetto di mia madre, mi sembrai fine e bella.
Ho cercato il significato di "sprezzare" in alcuni dizionari, ma non riesco a capire il senso di "eleganza sprezzata" nel brano precedente. Sapreste spiegarmelo?