Non mi risulta un nome specifico, ma per esempio nell'Enciclopedia dell'Italiano Treccani, descrivendo questa, fra le varie funzioni delle virgolette, si dice che sono una marca di distanziamento.
Ha funzione di distanziamento la coppia di virgolette ... usata per contrassegnare un’espressione non ritenuta appropriata perché di uso settoriale, gergale o dialettale, e di cui è richiesta un’interpretazione ironica, allusiva o in generale di tipo traslato:
(4) Nel 1986 le manifestazioni studentesche di massa costringono il governo del gollista Chirac a ritirare la legge sulla selezione per l’ingresso all’università. Nel 1991 è sufficiente qualche dimostrazione per convincere il socialista Jospin a lasciar cadere la «sua» riforma universitaria (Antonio Caprarica, Com’è dolce Parigi ... o no!?, Milano, Sperling & Kupfer, 2007, p. 58)
È stato notato come di questo tipo di virgoletta, nella lingua scritta contemporanea, si faccia spesso abuso, con il rischio di trasmettere un’impressione di scarsa competenza (Serianni 2003: 57).
(grassetti miei)
Anche Serianni (Italiano, I, 207, non lo stesso testo citato qui su) parla della funzione di «segnalare la presa di distanza dello scrivente» ed esemplifica con un testo giornalistico in cui a proposito di un fatto di cronaca si parla di “prova della verità” e “compare traditore”, e ovviamente l'autrice non abbracciava questa interpretazione dei fatti.