Nel romanzo Storia di chi fugge e di chi resta di Elena Ferrante ho letto:
Da ragazzina mi ero immaginata che, oltre il rione, Napoli offrisse meraviglie. Il grattacielo della stazione centrale, per esempio, mi aveva colpita molto, decenni prima, per il suo ergersi piano dietro piano, uno scheletro di edificio che allora ci pareva altissimo, a lato dell’ardita stazione ferroviaria. Come mi sorprendevo, quando passavo per piazza Garibaldi: guarda quant’è alto, dicevo a Lila, a Carmen, a Pasquale, ad Ada, ad Antonio, a tutti i compagni di allora con i quali mi spingevo verso il mare, ai margini dei quartieri ricchi.
Malgrado abbia cercato il vocabolo "ardito" in alcuni dizionari, non riesco a capire il suo significato nel brano precedente. Me lo sapreste spiegare?