Vivo a Roma da un po' di tempo e ho visto che la s a volte si pronuncia come una z sorda (cioè, /t͡s/) dopo una r. Alcuni esempi:
- Persona spesso si pronuncia come perzona o /pert͡sona/
- Verso come verzo o /vɛrt͡so/
- Corso come corzo o /kort͡so/
Ho anche visto che sebbene ci sia molta varietà interpersonale, non c'è praticamente varietà intrapersonale. In altre parole, non tutti pronunciano la s come una z sorda ma quelli che lo fanno, lo fanno quasi sempre. Non sono uscita molto da Roma quindi non so se in altre regioni si pronunci la s come una z sorda o meno.
Quanto è comune pronunciare la s come una z sorda dopo una r (e forse dopo altre consonanti di cui non mi sono resa conto)?
È un fenomeno limitato a Roma, o è una caratteristica dell'italiano standard?