Nel libro I migliori anni della nostra vita di Ernesto Ferrero ho letto:
Ma come riuscire a dire qualcosa di sensato su un volume che raccontava i prodigi della nuova musica elettronica, se perfino il musicologo ufficiale della casa, Massimo Mila, aveva rifiutato di scriverne con una smorfia d'insofferenza? Che cosa scrivere dei noiosissimi romanzi-referto di Robbe-Grillet e degli altri agrimensori francesi dell'École du regard?
Ho cercato il vocabolo "referto" in alcuni dizionari, ma non riesco a capire il suo significato in questo contesto. Me lo sapreste spiegare?