Nel romanzo Il giorno della civetta, di Leonardo Sciascia, ho letto:
La natura imita l'arte: ammazzato sulle scene liriche dalla musica di Mascagni e dal coltello di compare Alfio, Turiddu Macca cominciò a popolare le mappe turistiche della Sicilia e i tavoli d'autopsia. Ma qualche volta, di coltello o di lupara (non più di musica, per fortuna), la peggio toccava ai compari Alfio: e il capitano Bellodi, in quel momento, non sapeva tenerne conto; e questa distrazione avrebbe pagato con una piccola censura.
Non capisco il significato dell'espressione "tenerne conto" in questo brano. Ho cercato alla voce "conto" in parecchi dizionari, ma non ho trovato o non ho saputo trovare nulla che abbia senso in questo contesto. Potreste spiegarmelo?