Nel romanzo Il giorno della civetta, di Leonardo Sciascia, ho letto:
C'era: in fondo a un crepaccio di nove metri, già misurato da una corda cui era stata legata, perché scendesse a piombo, una pietra. La luce delle torce elettriche, intrigata dai cespugli che venivano fuori dalle pareti del crepaccio, batteva appena sul fondo.
Ho cercato alla voce "intrigare" in parecchi dizionari, ma non riesco a capire il senso di "luce intrigata dai cespugli" che appare in questo brano. Sapreste spiegarmelo?