Non capisco bene l'uso del verbo "servire" nel brano sotto riportato. Si tratta di una descrizione dello stile di scrittura (oppure di dettatura) di Caterina da Siena (la descrizione riguarda le sue lettere, non Il dialogo). L'autore si riferisce alla tendenza di lei ad impiegare metafore in modo tale da evocare il linguaggio del Vangelo.
Il suo modo di parlare e spiegare con le metafore e quando serve assolutamente senza, è semplicemente singolare e stupefacente.
Suppongo che la mia interpretazione sia la seguente: Il soggetto di "serve" è "modo di parlare e spiegare", "senza" si utilizza come avverbio e fa riferimento a "metafore", e il verbo "servire" vuol dire "bastare" o qualcosa di simile. L'autore quindi sembra dire che lui trova impressionante questa sua maniera di utilizzare metafore perfino quando potrebbe esprimersi adeguatamente senza ricorrere a tali figure retoriche.
Questa interpretazione vi sembra valida?