Nella versione in italiano del monologo Il primo miracolo di Gesú Bambino di Mistero buffo, di Dario Fo, ho letto:
BRUAAMMM! (Mima una picchiata dell’angelo che si getta per poi sfrecciare radente il suolo) Con i pastori che gli urlano: – Oh, disgraziato, ci fai andar via il latte alle pecore! (Mima un’altra picchiata dell’angelo che per poco non li travolge. A gran voce) – È nato il Redentoreee... BRUAMMM!
(Accenna una reazione infuriata dei pastori) – Che te ne andassi a sbatter contro alla montagna!, col cerchione incarcato fino al mento! Tutte le piume spantegate [disperse]! Gallinaccio!
Nel dizionario De Mauro ho trovato che "incarcato" è una forma obsoleta e letteraria per "incaricato". Tuttavia, a me non sembra che questo termine abbia molto senso in questo contesto. Per questa ragione vi chiedo: sapreste spiegarmi qual è il significato di "incarcato" in questo brano?
Per si può essere utile, per la versione originale di questo monologo, Fo spiega nel prologo a questa storia che appare nel libro Mistero buffo, pubblicato da Einaudi: «Nel rappresentarvi questa storia, uso un linguaggio che è l'insieme di parecchi dialetti del Nord, tra i quali prevale il veneto». Il termine che appare in questa versione è "incarcào".