2

Nel racconto L'aria della sera di Silvio D'Arzo ho letto queste parole che scrive la madre de l'io narrante in un biglietto:

«Se non hai terrore di una giornata da vecchi, – mi diceva nel suo breve biglietto, – datti pena di ricordarti che a ventisei chilometri scarsi dalla tua pensione di studente c’è ancora la casa tua e di tua madre. Caso mai tu te ne fossi scordato in questi anni... Tengo però ad avvertirti che il convento non potrà passare gran che: e se troverai modo di rallegrarti lo stesso di una giornata del genere, allora, il mio povero caro, sarò proprio costretta a concludere che il tuo lunario è di tutta Quaresima. Né piú né meno che il mio».

La mia domanda è sul senso dell'espressione "il convento non potrà passare gran che" in questo brano. Mi chiedo, e vi chiedo, se il suo significato è più o meno quello che si spiega alla voce "convento" del dizionario di modi di dire Hoepli, cioè che il cibo che c'è in quella casa è scarso o di cattiva qualità e l'io narrante dovrà accontentarsi con questo. È possibile usare l'espressione "il convento passa" in questo senso figurato senza adoperare esattamente le frasi fatte "prendere quel che passa il convento" o "mangiare quel che passa il convento", che sono quelle che appaiono nel dizionario? Se è così, potreste fare qualche esempio?

1 Answer 1

3

Nel contesto da te citato il significato è appunto quello da te indicato, per prendere quel che passa il convento:

Questa un'espressione idiomatica molto comune, vuol dire “accontentarsi” di quello che si ha a disposizione in certe situazioni o di quel che viene offerto; adattarsi a una situazione non avendo altre possibilità. In particolar modo è usata con riferimento al cibo, quando è carente o di qualità scadente, oppure quando si è semplicemente ospiti. Molto spesso è usata in senso scherzoso, anche le mamme la adottano quando i figli brontolano perché il pasto non è di loro gradimento, e pronunciano questo modo di dire per intendere "accontentati di quello che c'è".

Ci sono diverse interpretazioni sull'origine della locuzione, probabilmente il campo si può restringere a due versioni.

Una fa riferimento alle opere di carità dei conventi che soprattutto in passato cucinavano per i poveri, i quali dovevano "accontentarsi" di quello che gli veniva offerto.

L'altra interpretazione riguarda i monaci stessi che dovevano "accontentarsi" del cibo che la "Provvidenza" gli donava e di ciò che producevano loro stessi nell'orto del convento.

Detto questo dire "oggi il convento passa..." è sicuramente utilizzabile ed è un modo semiserio per informare l'interlocutore che stante la situazione si deve accontentare di ciò che è a disposizione in quel momento.

L'equivalente Inglese è un po' più tagliente:

Beggars can't be choosers

cioè i mendicanti non possono scegliere.

10
  • 1
    "Beggars can't be choosers" lo tradurrei "i mendicanti non possono fare gli schizzinosi" Jan 30, 2018 at 10:39
  • 1
    In quel caso sarebbe Beggars can't be choosy
    – abarisone
    Jan 30, 2018 at 10:42
  • 1
    Qual è la fonte della citazione che hai fatto?
    – Charo
    Jan 30, 2018 at 11:44
  • 1
    Sono d'accordo con @RiccardoDeContardi che il modo di dire inglese "Beggars can't be choosers" non è esattamente un equivalente: qui è la madre quella che avverte il figlio che il cibo che potrà offrirgli non è un gran che.
    – Charo
    Jan 30, 2018 at 11:45
  • 1
    Se l'espressione sui beggars è “più tagliente” non è “equivalente”. :-) Confermo comunque che è imparentata (come anche il cavallo a cui non si guarda in bocca), ma sottolinea – come dice Riccardo – che se si riceve qualcosa gratis non si può essere schizzinosi o aver da ridire su quello che si riceve; vedi per esempio qui.
    – DaG
    Jan 30, 2018 at 11:55

Your Answer

By clicking “Post Your Answer”, you agree to our terms of service and acknowledge that you have read and understand our privacy policy and code of conduct.

Not the answer you're looking for? Browse other questions tagged or ask your own question.