Nel libro Non ora, non qui, di Erri De Luca, ho letto:
Le nuvole confondevano il vento, smembrandosi in corsa e il vento correva e ringhiava da cane pastore per tenerle unite in branco. Verso sera tutte le forme possibili si placavano in linee di rosso dove il sole scendeva e chiamava tutto il cielo a rompersi e a sparire.
Ho cercato il verbo "placare" in parecchi dizionari. Tuttavia, non riesco a capirne il senso nel contesto del brano sopra citato. Me lo potreste spiegare?