Le imposte chiuse nel passo da te citato penso si riferisca al fatto che non erano spalancate ai lati della finestra.
Le imposte cieche si riferisco al cosiddetto scuro o anta cieca delle finestre che servono effettivamente per lasciare la stanza al buio.
Da una rivista specializzata nel settore arredamento:
Sin dai più antichi sistemi costruttivi, le imposte sono state una
soluzione per conferire alla casa un po’ di protezione dagli agenti
atmosferici e al tempo stesso di riservatezza. Cominciamo subito col
dire che per questo elemento architettonico esistono molti nomi:
persiane, imposte, griglie, scuri, antoni o ante esterne… Tutti modi
differenti di identificare una funzione fondamentale – l’oscuramento e
la protezione di un’apertura nel muro esterno – declinata nelle sue
svariate interpretazioni.
Le imposte si suddividono in due tipologie fondamentali: lo scuro o
anta cieca che senza feritoie non lascia passare luce e può essere
tutta liscia oppure più spesso a doghe orizzontali o verticali; la
persiana, anch’essa a sua volta presente in numerose diverse fatture
ma perlopiù composta da una serie di lamelle (stecche) orizzontali che
lasciano passare un po’ di luce. Anche la persiana può essere di
diversi tipi: con lamella fissa chiusa (che quindi rende l’anta cieca)
a singola o doppia spiovenza; con lamella aperta di forma trapezoidale
(“tipo antico”), con lamella stondata (più moderno); o ancora con
lamella orientabile mediante un meccanismo che consente di far ruotare
la lamella in modo tale che si possa regolare il passaggio della luce.
Ed ancora:
Imposte cieche che, applicate alla parte interna delle finestre,
consentono l'oscuramento dell'ambiente e migliorano la sicurezza
contro le effrazioni (Devoto-Oli, 1972).