Il licitte è un termine dialettale fiorentino che indica il gabinetto.
Il lìcitte, o lìcet, altro non è che il gabinetto, il luogo di
decenza. Il tono popolare ha fatto proprio un nobile derivato del
latino (da licēre essere permesso) per significare con massima
discrezione un luogo che si aveva pudore anche solo a nominare. In
altri termini, il licitte è il solo luogo, nominato in lingua aulica,
in cui sono permesse certe cose; ma non solo. Questa parola segna un
retaggio di grazia profonda e rétro, cifra di rispetto per chi ci
ascolta. Dichiarare che si deve andare al pisciatoio non nobilita
nessuno; mandare al licitte qualcuno, invece, è da signori.
Trovi in Treccani la corrispondente licet:
licet v. lat. [propr. indicativo presente del verbo licere, che
significa «è permesso»], usato in ital. come s. m. – Espressione usata
nel passato, oggi raramente, per indicare la latrina, spec. in scuole
e collegi (dalla domanda licet?, che anticamente lo scolaro rivolgeva
al maestro quando aveva bisogno di uscire): andare al licet.