Di recente mi sono imbattuto nella frase "[questa cosa] mi garba di più". Era la prima volta che vedevo il verbo "garbare"; sembra significare su per giù lo stesso che "piacere". Questo verbo si utilizza spesso nell'italiano parlato? E porta una qualche sfumatura che lo differenzi da "piacere"?
2 Answers
Questo lungo articolo dell'Accademia della Crusca disquisisce sul fatto che garbare sia un’espressione regionale toscana o della lingua italiana. La conclusione sembra essere più a favore della prima ipotesi. Personalmente l’ho sempre sentita usare soltanto in Toscana o da toscani.
Il significato è:
nella lessicografia è registrato nel significato di 'piacere, andare a genio, riuscire gradito' detto di oggetti o persone.
Concludendo:
siamo di fronte a una forma che, da un lato, fa parte a pieno titolo del patrimonio storico della tradizione lessicale italiana, anche se da alcune notazioni sulla limitazione d'uso sembra ormai inserito in un processo tendente alla marginalità; dall'altro si mostra elemento vitale e persistente del linguaggio fiorentino in particolare, e toscano in generale, e come tale è riconosciuto dai parlanti della regione, tanto da essere censurato nel passaggio all'italiano standard, laddove per i non toscani può essere avvertito invece come un preziosismo se non un arcaismo o un'affettazione.
"Garbare" è senz'altro da ritenersi un toscanismo, ovvero un termine regionale ammesso nella lingua parlata in Toscana e comunque compreso in tutta Italia ma non accettabile nello scritto se non in comunicazioni di tipo informale fra conoscenti. Per il significato è un sinonimo pieno di "piacere".