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Nel libro Racconto d'autunno, di Tommaso Landolfi, ho letto:

In generale, il modo di parlare del vecchio era quello di persona non abituata a farlo, o almeno rimasta in tutto e per tutto all'epoca in cui lo faceva. Continuamente, durante la menoma frase, egli raggrinzava gli occhi con fastidio, come sempre gli paresse di dir troppo o troppo poco, e certi giri di prammatica spacciava con una particolare mancanza di convinzione. Dai suoi accenti, infine, traspariva il ché di inconfondibile dovuto alla buona nascita, e una più o men raffinata cultura ottocentesca.

Ho cercato il termine "prammatica" in alcuni dizionari, ma non sono sicura di averne capito il senso nel contesto del brano sopra citato. Significa "consuetudine"?

1 Answer 1

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Esatto, significa consuetudine. Il termine indica nel linguaggio giuridico

leggi (o editti o decreti) di emanazione regia su determinati oggetti, per es. in materia costituzionale, o tendenti a regolare comportamenti pubblici (come, in Toscana, le leggi suntuarie)

Nel contesto da te citato viene usato per estensione per indicare una regola pratica o consuetudine di comportamento.

Da Treccani per prammatica

  1. Per estens., regola pratica che si segue per consuetudine in determinate circostanze della vita sociale: una bella corrida, in questa patria dell’etichetta, è ... una prammatica di riti e di gesti e di precetti minuziosi e severi regolati come un duello (Ojetti). Con questo sign., è di uso com. soltanto nella locuz. di prammatica: ho dovuto ascoltare i soliti discorsi di p. in queste situazioni; mi ha negato il permesso, come di p., com’è sua consuetudine; un tempo al Teatro dell’Opera era di p. l’abito da sera.

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