Nel libro Racconto d'autunno, di Tommaso Landolfi, ho letto:
Che dico potevano: su tutto era stesa la polvere del tempo, non la polvere, la particolare opacità delle cose morte, dovunque era il senso di gesti rappresi nell'aria; e, in una parola, come mi era subito apparso che non altra mano dalla sua poteva avere in tal modo disposti quegli oggetti, così ora tornai alla mia precedente supposizione, ora anzi per la prima volta acquistai bruscamente la certezza assoluta che ella era morta. E dappertutto era profuso quel suo giallo leggermente abbrunato, come un bagno di funebre oro.
Potreste spiegarmi il significato di "gesti rappresi" in questo passaggio? Ho cercato il verbo "rapprendere" in alcuni dizionari e ho visto che vuol dire "coagularsi, indurirsi", quindi immagino che nel testo sia usato in modo figurato. Tuttavia, non sono sicura di aver colto il senso del termine "rappreso" nel brano sopra citato. Significa che c'era la sensazione di gesti fatti molto tempo fa che si erano "congelati" nel tempo?