Nel romanzo Il sorriso dell'ignoto marinaio, di Vincenzo Consolo, ho letto questa frase:
Il marinaio lesse, e sorrise, con ironica commiserazione.
Il verbo "leggere" è usato così, in modo assoluto, senza che ci sia nel testo, ne prima ne dopo di questa frase, nessun riferimento a qualche scritto o altri segni da interpretare. Questo mi rende difficile capire il suo senso: ho cercato questo verbo in alcuni dizionari, ma non mi è stato di aiuto. Nel paragrafo precedente a questa frase vengono spiegati i pensieri del barone di Mandralisca che è accanto a questo marinaio. Ho pensato che potesse significare che, in certo modo, il marinaio lesse nella mente del barone e capì a cosa stava pensando, ma non sono sicura che questa sia l'interpretazione corretta. Cosa ne pensate? Sapreste spiegarmi cosa vuol dire?
Aggiornamento:
Ecco i due paragrafi precedenti alla frase sopra citata:
E qui sorrise, amaro e subito ironico, scorgendo stupore e pena sul volto del barone. Il quale, pur seguendo il discorso del marinaio, da un po' di tempo si chiedeva dove mai aveva visto quell'uomo e quando. Ne era certo, non era la prima volta che l'incontrava, ci avrebbe scommesso il fondo di Colombo o il cratere del Venditore di tonno della sua raccolta. Ma dove l'aveva visto?
Ma sotto lo sguardo dell'uomo, acuto e scrutatore, ritornò con la mente al cavatore. Al di là di Canneto, verso il ponente, s'erge dal mare un monte bianco, abbagliante che chiamasi Pelato. Quivi copiosa schiera d'uomini, brulichìo nero di tarantole e scarafaggi, sotto un sole di foco che pare di Marocco, gratta la pietra porosa col piccone; curva sotto le ceste esce da buche, da grotte, gallerie; scivola sopra pontili esili di tavole che s'allungano nel mare fino ai velieri. Sotto queste immagini il Mandralisca cercava di nascondere, di rimandare indietro altre che in quel momento (frecce di volatili nel cielo di tempesta migranti verso l'Africa, verdi chiocciole segnanti sulla pietra strie d'argento, alte flessuose palme schiudenti le vulve delle spate con le bianche pasquali inflorescenze...), chissà per quale associazione o contrappunto, premevano per affiorare in primo piano. E quindi si presentarono, con disappunto del barone, davanti a quell'uomo indagatore e giudice, ordinate nei loro volumi, con titolo e stamperia e anno d'edizione, nella forma degli studi di cui il barone, in altri momenti, intimamente si compiaceva, con un certo orgoglio, con una certa soddisfazione, studi che gli avevano aperto le porte delle più importanti Accademie del Regno, Gioenia Peloritana Zelanti Pellegrini: Catalogo degli uccelli che si trovano stazionarî o di passaggio nelle isole Eolie, Catalogo dei molluschi terrestri e fluviatili delle Madonie e luoghi adiacenti, Catalogo e fecondazione delle palme.