Nel romanzo Il sorriso dell'ignoto marinaio, di Vincenzo Consolo, ho letto:
Colti infine nei lacci della Giustizia gli attuali giudicabili.
Ritenuti in cosifatto modo i fatti in genere.
Il Presidente ha proposto la seguente
QUISTIONE
Costa che i prevenuti D. Ignazio Cozzo, Salvatore Oriti Gianni, Antonino Di Nardo Mileti Carcagnintra, Giuseppe Sirna Papa, Salvatore Artino, Vincenzo Mileti Carcavecchia Spinnato, Salvatore Parrino Tanticchia, Salvatore Fragapane Malandro, Nicolò Vinci del fu Vincenzo, Nicolò Santoro Quagliata, Michele Patroniti [...] siano rei di aver portato la strage, la devastazione ed il saccheggio nel Comune di Alcàra contro la classe di quelle persone civili, ed ai sensi della cennata rubrica dell'avvocato fiscale?
LA COMMISSIONE
Considerando [...]
Per siffatte considerazioni la Commissione nella quistione proposta dichiara all'unanimità
COSTA
[...]
Risolute in tal modo le quistioni di fatto, la Commissione procedeva all'applicazione della pena, e condannò taluni all'estremo supplizio, altri a pene temporanee; però temperando la severità della legge, raccomandò alcuni fra i condannati a morte alla clemenza del Dittatore.
Si tratta di parte di un documento storico emesso dalla Commissione Speciale di Patti nel 1860 dopo i fatti di Alcàra Li Fusi.
La mia domanda è sul significato di questo "costa" che appare un paio di volte in questo testo. Alla voce "costare" dei dizionari che ho consultato non mi sembra che si trovi niente che abbia senso in questo contesto. Potrebbe essere una forma arcaica di "constare"?