Nel romanzo La malora, di Beppe Fenoglio, ho letto:
I due maschi, uno è un po’ piú vecchio di me e l’altro un po’ piú giovane. Con loro ci facevo quattro parole a testa al giorno, ma nessuno dei due m’ha mai trattato con prepotenza, forse perché sapevano bene che bastava una tempesta un po’ arrabbiata e un piccolo conto nella testa di loro padre per spedirli tutt’e due a far la mia medesima fine lontano da casa.
Ho cercato il vocabolo "conto" in parecchi dizionari ma, ce ne sono tante accezioni, che non sono sicura di aver capito qual è l'adatta al contesto del testo. Quindi la domanda sarebbe: nel brano sopra citato, "conto" sta per "racconto"?