Nel romanzo La malora, di Beppe Fenoglio, ho letto:
Solo allora il vecchio spiegò che di bestie dalla stalla non gliene mancava neanche una, ma che si trattava di Mario Bernasca che nella notte gli era scappato da servitore portandogli via della roba. Tutti, specie i piú giovani, si misero a dirne di Mario come se Mario non avesse fatto che rubare da quando era nato, finché uno gli domandò cosa gli aveva poi rubato. Il vecchio s’imbrogliò e disse che non poteva ancora saperlo di preciso perché non s’era fidato a perder tempo a fare il conto della roba. Allora se la pigliarono con lui e gliene dissero d’ogni colore, anche se poteva essere il nonno di tutti. Finí lí, e da quelle parti Mario Bernasca non l’ha piú rivisto nessuno. Però si venne a sapere che quando scappò era liscio come un’asse: il giorno prima il suo padrone l’aveva mandato al forno a Manera e mentre il pane cuoceva il figlio del panettiere l’aveva piumato giocandogli insieme al nove sulla pietra del forno.
Potreste spiegarmi il significato dell'espressione "liscio come un'asse"? Si tratta di un modo di dire? Da dove proviene? Non ho trovato questa espressione in nessun dizionario, neanche nel dizionario dei modi di dire Hoepli, ma una cerca su Google mi ha fatto vedere alcuni esempi di uso in altri contesti.