Nel romanzo La malora, di Beppe Fenoglio, ho letto:
A me invece andava tutto al pelo: era tanta la forza e la gioventú e l’allegria in me che adesso rendevo il doppio sul lavoro e Tobia si lasciò prender dall’onta e mi fissò un premio di tre scudi, a darmeli dopo i raccolti. Cosí potevo fare un po’ piú bella figura e dare qualche soddisfazione a Fede; come quella volta che la portai a Cappelletto a veder la lanterna magica di quell’uomo di Roddino, e per due soldi a testa ci vedemmo la caccia alla volpe e la donna che faceva correre suo marito con la scopa.
Potreste spiegarmi il significato di "al pelo" in questo passaggio? Nel dizionario De Mauro ho trovato questa definizione della locuzione "al pelo"
all’ultimo momento: ho preso il treno al pelo
ma non sembra avere senso in questo contesto.