Nel romanzo *L'amica geniale* di Elena Ferrante ho letto:

> Come tutti gli anni, i due fratelli viaggiavano avanti e indietro da giorni nel loro Millecento, il portabagagli carico dell’esplosivo che la notte di Capodanno avrebbe ucciso uccelli, spaventato cani gatti topi, fatto tremare le palazzine dagli scantinati fino al **lastrico**.

La mia domanda è sul significato di "lastrico" in questo brano. Nel vocabolario Treccani ho visto che questo termine si usa per indicare un pavimento fatto di lastre. Tuttavia, in questo contesto sembra indicare qualche parte di una palazzina.

Ho visto che questo vocabolo appare di nuovo più avanti nel libro:

> Facemmo un brindisi alle cose meravigliose che sarebbero accadute nell’anno nuovo, quindi cominciammo a sciamare verso il **lastrico**, i vecchi e i bambini con cappotti, sciarpe, perché faceva molto freddo. Mi accorsi che l’unico che si attardava svogliatamente di sotto era Alfonso. Lo chiamai per buona educazione, non mi sentì o fece finta di non sentirmi. Corsi di sopra. Mi ritrovai sulla testa un cielo tremendo, zeppo di stelle e di tenebra, gelato.

E appare anche in quest'altro passaggio:

> Ma appena chiusi la porta e fui sul pianerottolo Lila mi chiamò. Era all’ultimo piano, salii in punta di piedi. Se ne stava raggomitolata accanto alla porta del **lastrico**, nella penombra.