Nel testo originale russo si usa la parola _сень_ che ha almeno quattro significati diversi, parti di una catena dello sviluppo metonimico: "ombra" > "area coperta o sovrastata da qualcosa" > "copertura, dominante" > "chioma, corona (di un albero)". E' una sfida distinguere fra tutti questi significati anche per i russoparlanti. Ma nel testo russo si tratta inequivocabilmente dell'ultimo significato, cioè "chiome (degli alberi) del bosco". "Riparo" è abbastanza simile ad "area coperta" perchè il traduttore scelga il significato sbagliato, e molti potrebbero fare lo stesso errore. Potrebbe anche essere che il traduttore abbia scelto il significato non preciso per ragioni poetiche. Detto questo, non mi sembra che "nei loro ripari" vada bene senza riguardo al testo russo. Primo, l'espressione "nei ripari", di per sè, è corretta e si usa spesso: > * Le crisalidi si possono ricercare, sugli alberi, nei ripari di foglie > * Indi, assaliti nel tempo da tutte le parti i pirati ed inseguitili nei loro ripari di Cilicia, in tre mesi li distrusse e rese la sicurezza al mare Ma non mi sembra che i due sensi di "nei ripari" siano interscambiabili. Nel primo estratto, "nei ripari di foglie" si usa nel senso metaforico. Non si tratta di un luogo fisico, e si può sostituire con "protette da foglie". Nel secondo estratto, "nei loro ripari" si usa nel senso diretto: ci furono delle grotte o qualcosa del genere in Cilicia, dove i pirati si nascosero. Nella traduzione di Landolfi, questi due significati mi sembrano confusi: parla di "ripari dei boschi" come se fossero i luoghi fisici. Però non sono madrelingua, quindi potrei sbagliarmi. Secondo, Puškin è ben noto per usare le immagini molto precise nelle sue fatiche sia di prosa che di poesia. Le chiome degli alberi sono proprio dove si fa il rumore del vento, dunque mi sembra che "nelle loro chiome" sarebbe una scelta più naturale, per mantenere la precisone dell'imagine originale, se non altro.