Nel libro Come il letto di un falò: Riflessioni su Cesare Pavese di Franco Lorizio si può leggere una ricerca da parte dell'autore sul termine venturino, proprio sul contesto da te citato:
Ultimo vocabolo regionale da prendere in considerazione è "venturino".
"Quando giravo con la musica, dappertutto davanti alle cucine si
trovava l'idiota, il deficiente, il venturino." Tale voce è
dedotta dal piemontese "venturin", "figlio della ventura o della
sorte", quindi trovatello.[126]. Il sostantivo nel romanzo pavesiano è
rilevabile una sola volta, in quanto l'autore preferisce usare il
sinonimo spregiativo "bastardo" (ventidue ricorrenze: dodici al maschile
singolare, otto al maschile plurale; due al femminile plurale; in
genere il vocabolo è usato come sostantivo), di maggiore effetto
espressivo.
Quindi venturino nel contesto da te citato significa orfano, trovatello.
Il riferimento [126] presente nella citazione offre ulteriori fonti:
Anche questo dizionario di Piemontese conferma il significato:
ventürin - trovatello
sostantivo maschile
forme flesse:
ventürin, ventürin
Fraseologia
ventürin - trovatello
sostantivo maschile