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La parola italiana crosta deriva, stando al mio Devoto-Oli, dal latino crusta. Dato che in latino c'è una u, io mi aspetterei, per paragone con tante altre parole, una o chiusa, dunque crósta. Invece il Devoto-Oli scrive sillaba crò.sta, dicendo dunque che quella o è aperta. Esistono altri casi di u diventate o aperte in italiano? E come mai (se è noto) si trovano queste eccezioni? O sono io che mi sono inventato la regola u breve > o chiusa che in realtà non esiste?

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    Vedi dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=76046&r=1926
    – egreg
    Commented Dec 18, 2017 at 7:05
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    Cos'è "docentate"? E "Latinu" sarebbe "latino"?
    – Charo
    Commented Dec 18, 2017 at 8:45
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    @Charo scherzi del cellulare :). Fixed.
    – MickG
    Commented Dec 18, 2017 at 9:06
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    Per quel che vale, io dico crósta (con la ó chiusa) e credo sia la pronuncia più comune (possibilmente al di fuori dal centro Italia)
    – Denis Nardin
    Commented Dec 18, 2017 at 16:55

1 Answer 1

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Il Dizionario d'ortografia e di pronuncia della RAI spiega che la pronuncia originaria di "crosta" era con la "o" chiusa derivata dalla "u" breve del latino "crusta". Questa pronuncia con la "o" chiusa si conserva ancora nell'Italia settentrionale e in qualche altra regione, ma è scomparsa o quasi in Toscana e nell'Italia centrale, dov'è mutata in "o" aperta.

Secondo questo stesso dizionario un fenomeno simile è accaduto al termine "colonna": la pronuncia originaria con "o" chiusa derivata dalla "u" breve del latino "columna" si mantiene in Toscana, ma è mutata in "o" aperta nelle altre regioni italiane.

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  • Vorrei ricordare, per completezza, che l'uso toscano – piaccia o no – è quello che, per così dire fa testo, cioè quello a cui si conforma l'italiano standard.
    – DaG
    Commented Dec 25, 2017 at 13:37
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    @DaG: Tuttavia, nel libro Italiano grammatica. Grammatica essenziale della lingua italiana di Melina Insolera, pubblicato da Zanichelli, si afferma: «Lo straniero che studia l'italiano deve essere preparato a uno sforzo supplementare, proprio perché l'italiano, mentre ha uno standard scritto altamente codificato, manca concretamente di uno standard per il parlato, nel quale si riflettono di necessità le molte differenti pronunce regionali».
    – Charo
    Commented Dec 25, 2017 at 19:23

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