Nel racconto Argento dal libro Il sistema periodico, di Primo Levi, ho letto (grassetto mio):
Certo saprai anche che le grane a ritardo sono di gran lunga le piú maligne. Mentre si cercano le cause, bisogna pure continuare a produrre: ma come puoi essere sicuro che la causa (o le cause) non sia tuttora al lavoro, e il materiale che produci foriero di altri guai? Si capisce che puoi tenerlo in quarantena due mesi e poi ricollaudarlo: ma che cosa dirai ai depositi in tutto il mondo, che non vedono arrivare roba? E gli interessi passivi? E il nome, il Buon Nome, l’Unbestrittener Ruf? Poi c’è quell’altra complicazione: ogni variazione che tu faccia nella composizione o nella tecnologia, deve aspettare due mesi prima che tu sappia se serve o non serve, se annulla il difetto o lo accentua.
Non sono riuscita a trovare la locuzione "a ritardo" su nessun dizionario. Ho trovato invece "in ritardo", per esempio, sul De Mauro:
in ritardo
loc.avv., loc.agg.inv.
CO
1 loc.avv. oltre il tempo dovuto o previsto: finire in r. un lavoro; arrivare in r.
2 loc.agg.inv. di qcn. o qcs., che è o accade oltre un limite stabilito di tempo: essere in r., un ragazzo in r. con gli studi, i treni in r. arrivano su un altro binario
Le definizioni che ho visto su altri dizionari sono simili. Non mi sembra, però, che questo abbia molto senso per qualificare "grane", a meno che quello "in ritardo" sia la soluzione a tali "grane".
Sarebbe questo il senso dell'espressione "grane a ritardo"? Cioè, si tratterebbe di problemi la cui soluzione o la cui causa si trova oltre il tempo previsto o oltre il tempo auspicabile?