Nel romanzo Ferito a morte, di Raffaele La Capria, ho letto (grassetto mio):
«Babbo perché guardi me, scusa? Guarda pure dalla parte di Massimo. Lui ha sette anni più di me, è lui che deve dare il buon esempio al fratello minore.»
«Lui per lo meno sta per laurearsi. Tu invece non hai voluto mai studiare.»
«Ma scusa, babbo, pure tu in questo senso, se vogliamo...»
«Io ho cominciato a lavorare a tredici anni, per tua regola e norma.»
Non capisco il significato dell'espressione "per tua regola e norma" che appare in questo dialogo. Alla voce "norma" del vocabolario Treccani ho trovato
per vostra r. (più forte, per vostra norma e r.), avvisando qualcuno, in tono piuttosto risentito, di ciò che dovrebbe fare, dire o pensare
ma non sono sicura che questo sia il senso dell'espressione che appare nel testo. Il padre sta avvertendo il figlio di quello che dovrebbe pensare?