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Credo che il suffisso -accia / -accio sia usato sempre per connotare negativamente qualcosa, per esempio: roba e robaccia, parola e parolaccia, donna e donnaccia e così via.

Sapreste indicare quali siano le origini storiche che hanno determinato questa funzione per il suffisso in questione?

Inoltre, si usa solo per trasformare i sostantivi o anche gli aggettivi?

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    Secondo me da più una connotazione di qualcosa di grezzo,rude certamente non positiva ma più dispregiativa che negativa. Pensa per esempio ad omaccio o donnaccia la connessione ad un mondo volgare e rude e lampante, oppure a "figaccio" in questo caso il lato rude è visto come un qualcosa di positivo....
    – G M
    Commented Nov 29, 2013 at 15:28
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    Volevo far notare che, in alcuni casi, l'aggiunta di tale suffisso può portare ad uno stravolgimento totale del significato di una parola. Un esempio che viene molto naturale al riguardo è quello del nome "foca", l'animale, che diventa "focaccia", l'alimento. De gustibus non disputandum est, ma credo di andare abbastanza sul sicuro dicendo che, in questo caso, non si abbia affatto una connotazione negativa.
    – Phoenix87
    Commented Dec 19, 2013 at 9:56
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    @Phoenix87 Vero, ma focaccia non viene da foca, quindi quello che è corretto dire è che non tutte le parole che terminanno in -accio sono derivate da parole semplici con aggiunta di suffisso, alcune nascono invece proprio così. Commented Dec 19, 2013 at 9:59

1 Answer 1

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beh, non è proprio sempre negativo: se dico "questo film non era malaccio", oltre che fare una litote, intendo che il film è bello (e "male" non è un sostantivo, nell'esempio: pensa a "questo film era inguardabile").

Per il resto, il De Mauro fa derivare il suffisso dal latino -aceu(m) che però ha un altro significato che rimane in alcuni residui anche in italiano, come "strofinaccio / legaccio" (quindi si parte da un verbo e si crea un sostantivo per indicare la funzione) o banalmente per indicare una relazione spesso accrescitiva (gli esempi del De Mauro sono "beccaccia, gallinaccio, catenaccio": quest'ultimo non è una brutta catena ma una catena più robusta)

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    Sì, è vero, "malaccio" ha un sapore simpatico e benevolo, però è difficile dire che "non è malaccio" equivalga a "bene" o, come nel caso citato, a "bello", though. Commented Nov 29, 2013 at 13:18

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