Nel racconto Casa d'altri di Silvio D'Arzo ho letto quanto segue. Si tratta di parte di un dialogo tra un prete e una vecchia:
– Dicevo, – precisò ad occhi obliqui, – che io non mi sono mai fatta vedere qui prima d’oggi…
– Beh, l’inverno è all’uscio, e c’è un mucchio di cose da fare: e per voi peggio ancora, suppongo… Chi vi dice di venire in parrocchia? L’importante è non perdere il numero. Può sempre venir buono, ecco tutto.
– E io non l’ho perso, – disse lei dopo un po’ sorridendo, come se usare le mie stesse parole fosse bere al mio stesso bicchiere.
Non capisco cosa significa "perdere il numero" in questo contesto. Ho cercato alla voce "numero" in parecchi dizionari, ma non ho trovato o non ho saputo trovare nulla al riguardo. Sapreste spiegarmelo?