Nel romanzo Rossovermiglio di Benedetta Cibrario ho letto:
Le calle, rigide sui loro steli – quei fiori così frigidi e chic e moderni –, stavano a significare che la baronessa sapeva – oh, se sapeva! – che lì fuori, sui grandi boulevard, impazzava qualcosa che si chiama “il nuovo gusto”, che tanta mobilia stuccata avrebbe dovuto andare in soffitta, perché le case alla moda oggi sono rarefatte conchiglie di lacca nera e tappeti chiari – la tinta unita è più facile, non si scivola sul gusto –, ma la baronessa è una tenace marescialla dell'antico, come i suoi tanti cognomi e predicati stanno a ricordare, e non s'arrende con facilità alle aberrazioni del contemporaneo.
Nel vocabolario Treccani ho letto che stuccare un mobile o altri oggetti può significare
Applicare sulla superficie di un oggetto, con una spatola flessibile, dello stucco per livellarla e renderla uniforme riempiendo i vuoti e gli interstizî, e lisciandola quindi con carta vetrata, come preparazione per la tinteggiatura
ma penso che questo non sia il senso di "mobilia stuccata" nel brano precedente. Sembrano piuttosto mobili decorati in certo modo o in qualche stile che, nei tempi descritti nel libro, non è più alla moda. Per questa ragione vi chiedo: sapreste spiegarmi cosa sono i "mobili stuccati" in questo contesto?