Girando su Internet ho incontrato varie discussioni riguardo alla correttezza grammaticale dell'espressione "a me mi piace".
A scuola e in famiglia ogni volta che un bambino utilizza tale forma per esprimersi gli adulti di solito tendono a sottolineare che è scorretta.
Tuttavia, sul sito dell'Accademia della Crusa riporta che in realtà dal punto di vista grammaticale non è sbagliato, in quanto non si tratta di una ripetizione inutile di due termini equivalenti, ma che ciascuno dei due abbia un suo significato indipendente e diverso dall'altro, ed è quindi possibile utilizzarla nel giusto contesto, che suppongo sia il parlato quotidiano piuttosto che lo scritto.
E quindi, dopo aver letto ciò mi sorge il dubbio fino a che punto sia corretto utilizzarla e in che contesto, poiché nella loro risposta citano diverse opere letterarie, tra l'altro anche abbastanza vecchie, senza dare una spiegazione diretta.
Devo considerare che è possibile usarla solo quando si parla in circostanze informali come in famiglia o potrebbe essere inserita anche in lettere/testi informali?