Nel romanzo Non so niente di te di Paola Mastrocola, pubblicato da Einaudi, ho letto (il corsivo è mio):
-- Non si deve preoccupare, signora. Fil mi sembrava a posto, sereno. Stava bene, ecco. Addirittura m'è sembrato un po' ingrassato...
-- Ma cosa vi siete detti, Cami?
-- Niente. L'ho salutato da lontano. Ma lui non mi ha neanche vista. Ero andata cosí, avavo letto che lui c'era, mi sembrava carino fare un salto, ma niente di che.
-- Ma come niente di che? Adesso non potresti chiedergli per favore che cosa...
-- Ma signora, io adesso sono in Francia!
-- Ah, non sei piú lí...
-- No...
Si tratta del colloquio telefonico tra una madre e Cami, l'ex fidanzata di suo figlio Fil. Questa donna ha saputo che Cami ha trovato Fil a Oxford e le telefona per averne notizie, perché lei, la madre, non riesce più a comunicare con suo figlio.
Nel dizionario De Mauro ho trovato questa definizione della locuzione "niente di che":
niente di che
loc.avv.
loc.agg.inv. CO che è di scarso valore o di qualità bassa: un libro niente di che
Comunque, non riesco a capire il significato di questa espressione nel brano precedente. Potreste spiegarmelo?