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Nel racconto Cromo dal libro Il sistema periodico, di Primo Levi, ho letto (grassetto mio):

      La prima scaramuccia si svolse in archivio. I due partner, i due fornicatori dal cui amplesso erano scaturiti i mostri aranciati, erano il cromato e la resina. La resina era fabbricata sul posto: trovai gli atti di nascita di tutti i lotti, e non presentavano nulla di sospetto; l’acidità era varia, ma sempre inferiore a 6, come prescritto. Un lotto trovato con acidità 6,2 era stato doverosamente scartato da un collaudatore dalla firma fiorita. In prima istanza, la resina era fuori questione.

Non capisco cosa vuol dire che questo collaudatore era "dalla firma fiorita". Ho letto le diverse accezioni di "fiorito" che si trovano sul Grande dizionario della lingua italiana, ma non sono sicura su come dovrei interpretare l'espressione tenendo conto di quello che ho trovato.

Si tratterebbe di una firma adornata, abbellita (accezione 5) o ricca di ornamenti (accezione 17)? Oppure l'espressione farebbe riferimento alla firma di una persona distinta, celebre, famosa (accezione 14) (potrebbe trattarsi di qualche persona importante o nota nella ditta in cui stava lavorando Levi)?

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Dal vocabolario Treccani

fiorito agg. [...] 2. fig. a. Stile f., elegante e pieno di abbellimenti più o meno artificiosi, nella letteratura o nell’arte.

In questo caso si tratta probabilmente di una firma ricca di abbellimenti, in cui si privilegia l'estetica alla leggibilità.

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Esiste lo stile fiorito nei vasi attici, di cui si possono vedere esempi qui.

Si parla di stile fiorito anche nelle opere di Klimt.

Direi che è una firma abbellita da ghirigori che possono richiamare decorazioni floreali. O semplicemente molto decorata, come molti usano. Di solito illeggibile.

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