Ho trovato in un sito che parla di lingua, dialetto e costumi Bolognesi un articolo riguardante le differenze dialettali tra italiano e bolognese quando si parla di sassi, macigni, pietre, mattoni etc.
madàn, infine, non è affatto il “mattone”, ma la “zolla”, parola che in
dialetto non esiste, anche se abbiamo Zola Predosa, ma è probabile che
questo nome derivi dalla lingua o che un tempo esistesse “zóla” anche
in dialetto o che abbia altra origine! È parola maschile e si usa
soprattutto al plurale: madón, dove dà origine ad altri modi di dire,
come “avàir i madón al sàul” (essere proprietari terrieri, mentre in
italiano “avere mattoni o pietre al sole” significa essere proprietari
di case!), “ràmper i madón” (spaccare le zolle, come fa il contadino).
Una discreta confusone, nella quale tuttavia noi bolognesi ci sappiamo
destreggiare abbastanza bene, ma è certo che ogni volta che qualcuno,
parlando italiano, dice “pietra” nell’invisibile fumetto che c’è sulla
nostra testa appare… un mattone!
Nel passaggio da te citato si vuole indicare che se anche in passato Don Napoleone era stato un po' disordinato ora è maturo e gode di una situazione economica piuttosto agiata, essendo proprietario di case.