Il “colpevole” del commento era il sottoscritto. Lì usavo “legnoso” nel senso che il Treccani (nella stessa voce citata nella domanda ma riferendolo solo alla persona e ai suoi movimenti) parafrasa come «che manca di grazia, o di scioltezza, di agilità, rigido, impacciato». Anche lo Zanichelli dà, tra i significati figurati di “legnoso”, «privo di scioltezza, morbidezza, elasticità, disinvoltura e sim.»
Cercando un po' a casaccio qualche esempio di questo uso (evitando la ricca messe di usi più letterali dell'aggettivo), trovo tra gli altri:
Nei film esaminati, gli elementi discorsivi vengono affrontati con una tecnica mista, che mostra quanto sia difficile trasferirli adeguatamente in tedesco. Succede che questi elementi vengono tralasciati sistematicamente, e la loro omissione, insieme ad altri aspetti della sintassi e del lessico, fa sì che un personaggio che nella versione originale parlava in modo naturale e informale diventi invece formale e legnoso, si veda ad esempio il capostazione nel film La Stazione / Der Bahnhof.
(Da un articolo sul doppiaggio in tedesco.)
Anche chi usa termini che appartengono al modo di esprimersi tendenzialmente involuto e legnoso della lingua in uso oggi, dal poco simpatico taglio "sociologico", per così dire, lo fa sempre nell'ambito della "buona battaglia" per la difesa della vera fede, che ognuno combatte con i mezzi di cui è capace, tutti buoni e tutti validi.
(Da una discussione sulla Chiesa, che ha preso una deriva linguistica.)
E anche quando, parlando dello stile di chi scriva in una lingua che non gli è del tutto congeniale, qualcuno commenta «quello che ieri era un'eccezione (dall'inglese travolgente del polacco Joseph Conrad allo stile legnoso di Italo Svevo che, ci hanno insegnato a scuola, in tedesco avrebbe scritto più fluidamente, ma ha deciso di essere italiano nello pseudonimo e nella lingua), oggi è una scelta piuttosto comune», direi proprio che – condivisibile o meno che sia il discorso – usi “legnoso” nel senso di “rigido e privo di scioltezza” e non in quello di “secco e stringato”.