Ho visto diverse volte la parola "maggiore", ma ho anche visto "più grande" molte volte. C'è qualche differenza tra "maggiore" e "più grande" o è una scelta mia?
3 Answers
La storia viene da lontano, cioè dal latino. Gli aggettivi bonus, malus, magnus e parvus avevano forme del comparativo prese da altri aggettivi ormai in disuso:
- bonus/melior/optimus
- malus/peior/pessimus
- magnus/maior/maximus
- parvus/minor/minimus
A dire il vero, per magnus si tratta solo di varianti, la radice è sempre mag.
Queste forme, proprio perché diverse dal modo usuale di formare comparativo e superlativo, come purus/purior/purissimus, sono passate in italiano come forme indipendenti, con significato leggermente distinto dalla forma normale con più.
Così in matematica si adoperano maggiore e minore con un certo significato tecnico e maggiore si trova in certe forme cristallizzate come fratello minore o sorella maggiore. Non è certo raro, però, sentire mia sorella più grande.
In italiano malus non ha dato esito e si dice cattivo, ma rimangono peggiore e pessimo. Così per parvus, per il quale usiamo piccolo.
Le forme più comuni sono, credo, migliore e peggiore, mentre maggiore e minore sono adoperate quasi solo nei sensi speciali detti prima (non sono gli unici).
Non sbagli se dici più grande, potresti dicendo maggiore, almeno nella lingua “di tutti i giorni” (escludendo i linguaggi settoriali). Nota che maggiore come sostantivo ha il significato arcaico di antenato: chi fuor li maggior tui? chiede Farinata degli Uberti a Dante. In questo caso ovviamente non si può sostituire altro.
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Però, riferendomi all'ultimo capoverso, chi furono i tuoi grandi, in un contesto poetico, facilmente porta a pensare ad antenati che abbiano avuto un peso nella storia.– N74Commented Jan 7, 2016 at 15:11
Secondo Maria Cristina Peccianti, Grammatica italiana per stranieri (Giunti Editori, 2013):
Gli aggettivi qualificativi buono, cattivo, grande, piccolo, oltre ad avere le normali forme di comparativo e superlativo, hanno anche forme speciali che non derivano dall'aggettivo di base, ma dal latino. Nell'uso le due forme sono equivalenti: Gregorio è il più grande dei miei nipoti, Claudio invece è il minore.
Sempre secondo Maria Cristina Peccianti, per l'aggettivo grande esistono queste forme equivalenti di comparativo di maggioranza e di superlativo:
- Comparativo di maggioranza: più grande/maggiore.
- Superlativo relativo: il più grande/il maggiore.
- Superlativo assoluto: grandissimo/massimo.
Sono equivalenti, ma a volte uno suona meglio dell'altro... Per esempio, puoi dire "mio fratello maggiore", però se dovessi fare un paragone fra due cose/persone, io userei "più grande". Esempio: io sono più grande di te, la mia casa è più grande della tua, etc.