Su questo articolo di Euronews mi sono imbattuta nella frase seguente (grassetto mio):
La Francia che aveva già sbandierato la data dell'11 maggio, fa un distinguo, se gli indicatori non rispettano le aspettative non si farà nessuna apertura e questo vuol dire che i contagi devono mantenersi tra i 1000 e i 3000, in base a queste cifre i dipartimenti saranno divisi in zone verdi e rosse e questo fino al 2 giugno.
Quando ho letto "un distinguo" (termine che non conoscevo), ho subito pensato: perché si usa "un distinguo" invece di "una distinzione"?
Ricercando alla voce "distinguo" del vocabolario Treccani, ho trovato:
è passata poi nell’uso corrente a indicare, con sfumatura per lo più iron. e peggiorativa, la distinzione stessa: cominciò a sollevare tutta una serie di distinguo; con i suoi d. bloccò ogni discussione.
Tuttavia, non mi sembra che l'intenzione del testo di Euronews sia quella di dare una sfumatura ironica o peggiorativa.
Ho ricercato l'espressione "fa un distinguo" su Google e ne ho trovato parecchie occorrenze, ma non saprei dire quali sono le sfumature del termine in ogni testo. Per questa ragione vi chiedo: è comune usare il vocabolo "distinguo" semplicemente come un sinonimo di "distinzione" (senza aggiungere nessuna sfumatura particolare)? Con "comune" intendo che si tratta di un uso del termine che si può trovare in altri testi o discorsi e non è invece un'invenzione dell'autore della frase o un vocabolo usato male.