Alla fine del libro Il giorno della civetta c'è una nota di Leonardo Sciascia nella quale si può leggere:
Gli Stati Uniti d'America possono avere, nella narrativa e nei films, generali imbecilli, giudici corrotti e poliziotti farabutti. Anche l'Inghilterra, la Francia (almeno fino ad oggi), la Svezia e così via. L'Italia non né ha mai avuti, non ne ha, non ne avrà mai. Cosi è. E bisogna, come dice Giusti di quegli ambasciatori cui Barnabò Visconti fece ingollare una bolla, cartapecora e piombi di sigillo, bisogna striderci.
Nel vocabolario Treccani ho visto che il verbo "stridere" ha il senso figurato seguente:
2. fig. Produrre un effetto di dissonanza, di discordanza, di contrasto: colori che, messi accanto, stridono; è un quadro che, in questo ambiente, stride per l’audacia della rappresentazione; la colonna sonora stride un po’ con il contenuto del film.
In altri dizionari ho trovato definizioni simili. Tuttavia, questo non sembra avere molto senso nel contesto del passaggio sopra citato. Nella stessa voce del Treccani ho trovato anche questo:
3. Nell’uso fam. tosc., soffocare l’espressione della propria rabbia, del proprio scontento: ha dovuto s. per due anni sotto i padroni.
Questa definizione avrebbe più senso nel brano precedente, ma non sono sicura che sia questo il significato adatto perché appare come un toscanismo di uso familiare. Anche nel De Mauro ho trovato un'accezione simile, che appare anche come toscanismo, ma non ho trovato questo senso del verbo "stridere" in altri dizionari che ho consultato. Per questa ragione vi chiedo: potreste spiegarmi cosa significa "bisogna striderci" nel testo precedente?